“Tanto io ho mio cugino che è una bomba al pc!”: il costo dei dilettanti

“Tanto io ho mio cugino che è una bomba al pc!”: il costo dei dilettanti

“Tanto io ho mio cugino che è una bomba al pc!”: il costo dei dilettanti

Quante volte abbiamo sentito frasi come:

“No, ma io lo faccio fare da mio cugino che si diletta in fotografia”?

“Io le foto me le faccio fare da mio cognato che ha una bella macchina fotografica e non mi prende niente…”

Noi fotografi professionisti – sottolineiamolo: professionisti – siamo abituati a sentire frasi del genere, così come lo sono tanti altri professionisti, uno su tutti il grafico.

Peggio ancora quando al danno si aggiunge la beffa: “Sai, a lui piace…”. Come se a un professionista non piacesse quello che fa, come se dietro non ci sia una passione che brucia come il fuoco.

Capita poi di sentire “Faccio tutto io..”. Forse che geni come Steve Jobs, per citarne uno, facevano tutto da soli?

È ormai consuetudine che le aziende, che siano costituite da una o più persone, pensino che affidare aspetti come il piano di comunicazione e marketing , fotografia , la grafica, il sito e la comunicazione in genere al miglior offerente sia la soluzione per abbattere i costi.

Ma non è affatto così. Siamo distanti anni luce dalla verità.

L’immagine finale sarà molto lontana da quello di cui hanno bisogno… e i risultati scarseggeranno.

È vero, tutti dobbiamo fare i conti col fattore economico e soprattutto in tempo di crisi ci sta fare delle scelte: sono il primo a consigliare ai miei clienti di procedere a piccoli passi.

 ( sito o social – fotografia o grafica..)

Se si tratta di dover scegliere a quale canale dare priorità è più che giusto partire da un punto per poi costruire mattone dopo mattone l’intera comunicazione aziendale, mettendo mano laddove è necessario.

Ben altra cosa è pensare che sia giusto affidare questi lavori a chi lo fa per hobby o peggio ancora a chi lo affida al cognato/cugino di turno perché smanetta col pc: questo non è pensare al budget, questo vuol dire considerare il lavoro degli altri privo di valore… e buttare soldi dalla finestra.

La scelta giusta è sicuramente fare le cose a piccoli passi ma bene, un piede dietro l’altro con la scarpa più comoda possibile per il nostro piede.

Immaginate di voler correre una maratona con una scarpa che vi presta il vostro amico che la domenica va a correre : magari la maratona la finite pure, ma i soldi che avreste speso per un paio di scarpe adatte vi sembreranno nulla a confronto dei soldi da spendere per sistemare i danni alle vostre gambe… È chiara la metafora, vero?

Vi lascio con una riflessione paradossale: voi vi fareste operare da un amico perché bravo a giocare con l’Allegro Chirurgo?

Pensateci e poi ditemi!

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